Tradire Senza Sensi di Colpa? 6 Consigli per Gestire la Situazione

La vita di coppia rappresenta una delle sfide più complesse che possano esistere. In tale competizione, può capitare di inciampare e ritrovarsi a letto con qualcuno che non sia il proprio partner: come ovviare in questo caso ai sensi di colpa per il tradimento? Come elaborare quanto accaduto?

Diciamo subito che la questione non è come bere un bicchiere d’acqua o, almeno, non per tutti le emozioni che si provano dopo una scappatella sono gestibili in maniera semplice e/o senza l’aiuto di un esperto in materia. 

Ai sensi di colpa dopo aver tradito e a tutte le varie sfumature e situazioni del caso è dedicato questo approfondimento. Cercheremo di analizzare l’aspetto psicologico e i modi di agire per riuscire a riprendere in mano il proprio rapporto e capire in che direzione andare. 

Parleremo di: 

  • Sensi di colpa per un tradimento: la psicologia
    • I motivi del tradimento
      • Insicurezza
      • Noia
      • Rabbia
      • Educazione familiare
      • Fine dell’amore
    • Tradimento senza sensi di colpa: è possibile?
      • Si può imparare?
  • Come gestire e superare un senso di colpa da tradimento
    • 6 consigli per gestire la situazione
      • 1# Capire i motivi che hanno spinto a tradire
      • 2# Imparare a chiedere aiuto
      • 3# Imparare dai propri errori
      • 4# Perdonare se stessi
      • 5# Confessare
      • 6# Rimediare a quanto commesso
  • Statistiche

Sensi di colpa per un tradimento: la psicologia 

Il tradimento non sempre capita, a volte è una scelta ben ponderata, se non proprio una vera e propria abitudine. Ciò che davvero non si può decidere è quella sensazione che ci fa stare male dopo una scappatella, quella morsa alla stomaco che ci fa sentire – diciamocelo – una vera schifezza: l’infame senso di colpa. 

Quello che potremmo definire un vero e proprio sentimento è, in realtà, la nostra vocina interiore che ci bacchetta per un’azione che, noi stessi, giudichiamo immorale o comunque non consona. È un qualcosa che accade in automatico, ma che ha un profondo legame con il nostro io interiore. 

Non è un caso, infatti, che la psicologia definisce i sensi di colpa per un tradimento come dei veri e propri sentimenti che, in quanto tali, vanno ad incidere sulla nostra serenità e su quella di chi ci sta accanto, di riflesso. 

In linea generale l’aspetto mentale in queste situazioni è molto importante. In breve c’è chi si sente fortemente auto distruttivo e cerca ogni modo, ogni azione possibile per espiare la colpa, covando un malessere costante ma non necessariamente risolutivo.

C’è chi, invece, ha sì i sensi di colpa per aver tradito e sa in cuor proprio che lo farà ancora, ma non per questo vuole o può lasciare il proprio partner e/o i figli. Solitamente, con il passar del tempo, questi soggetti tendono a fare della scappatella occasionale un evento regolare, spesso affiancandosi ad un vero e proprio amante fisso. 

I motivi del tradimento

A livello psicologico, per tracciare appieno la definizione di senso di colpa e delle sue conseguenze, è importante capire il perché il tradimento è avvenuto. 

Solitamente, si tradisce per i seguenti motivi:

-Insicurezza

Il sesso dà potere, il sentirsi sexy ed apprezzati da persone terze dà all’autostima una sferzata notevole. Chi soffre di insicurezza, propria o causata, vede nel tradimento un modo per riprendersi il proprio valore, per essere più sicuri di sé. Solitamente, chi agisce per questo motivo soffre sì per i sensi di colpa, ma spesso riesce a portare la propria rinnovata sicurezza nella coppia, traendone beneficio e maggiore complicità.

-Noia

È una causa per taluni aspetti affine alla precedente. La noia di un rapporto monogamo e non più brillante come un tempo, può spingere a trovare compiacimento altrove. Il senso di colpa c’è, ma può essere in qualche modo lenito considerandolo necessario, se non addirittura funzionale al proprio benessere e/o alla coppia.

-Rabbia

Chi tradisce per rabbia, lo fa per vendicarsi di qualcosa. In tale situazione, i sensi di colpa sono molto forti, acuiti proprio dalla collera e dallo sdegno di aver compiuto un’azione che pensavamo potesse farci stare bene, ma in realtà ha compromesso ancor più la situazione e la coppia è quasi sempre destinata a scoppiare. 

-Educazione familiare

L’educazione sentimentale personale si nutre anche dell’esempio familiare ricevuto. Un ambiente non sano può portare a concepire il tradimento come un’azione necessaria, quasi di routine se non addirittura di difesa: un po’ come a dire “tanto lo fanno tutti e prima poi lo farà anche lei/lui con me, quindi meglio che cominci io”. Questa situazione è decisamente peculiare dal punto di vista psicologico e può anche comportare il tradimento senza sensi di colpa o comunque una colpa affievolita.

-Fine dell’amore

I componenti di una coppia che non si amano più tendono, in maniera naturale, a guardarsi intorno, a cedere alla scappatella. I sensi di colpa per il tradimento vanno ad alimentare la frustrazione tipica di chi, per un motivo o per un altro, si trova invischiato all’interno di una relazione che dovrebbe essere troncata, ma ancora non lo è. Quasi sempre, una coppia del genere è destinata a scoppiare.

Tradimento senza sensi di colpa: è possibile?

Tradire e non sentirsi in colpa accade molto più spesso di quanto si immagini. Non tutti, infatti, si fanno prendere da sentimenti del genere e non sentono di aver peccato in alcun modo, verso l’altro. 

Tale condizione è tipica del traditore seriale, che anziché rimuginare sulle proprie azioni sarà più interessato a capire come tradire senza farsi scoprire. Questo comportamento ha solitamente una matrice caratteriale forte, sulla quale va ad incidere anche una cultura familiare e, spesso, sociale che decretano il tradimento come una normale consuetudine e/o da non demonizzare. 

Altra situazione in cui si può tradire senza sensi colpa è quella di chi vive una relazione non sana o dove i sentimenti non ci sono più. Diciamo che qui, a differenza della situazione presentata in precedenza, non è la prassi un comportamento del genere, ma può accadere: in quei casi, vuol dire che o non si può lasciare l’altro (per non perdere il proprio status, per i figli, ecc.) oppure di lì a poco la rottura sarà inevitabile, perché giunti al punto di non ritorno dove non si ha più neanche la sensibilità giusta per confrontarsi con l’altro.

Si può imparare?

È chiaro che in molti si chiedano se sia possibile imparare come tradire senza sentirsi in colpa, ma la risposta potrebbe non essere univoca. Al di là dei casi esplicitati poco fa, il realtà imparare a gestire un’emozione così spontanea come il senso di colpa può non essere alla portata di tutti. È sì una questione caratteriale, ma anche di forma mentis. 

A ciò si associa il tipo di rapporto che si ha con la persona tradita. Infatti, per molte coppie una scappatella non rappresenta il volano per una crisi, ma solo un allenamento ginnico, un modo per sfogarsi un po’ e poi ritornare arzillo e felice a casa, alla propria routine. Basti pensare alle coppie aperte o al poliamore o a coloro che considerano un tradimento come tale solo se accompagnato dai sentimenti, come le coppie di scambisti o i cuckold. 

Ancora, cosa non meno importante, si può tradire e non sentirsi in colpa se nella propria cultura è contemplata la poliginia o la poliandria, ovvero l’avere più mogli o più mariti. 

Come gestire e superare un senso di colpa per un tradimento

Lasciarsi condizionare la vita da uno o più incontri extraconiugali non è pensabile, in qualunque situazione personale e di coppia ci si trovi. 

È fondamentale chiarire, prima di tutto a se stessi, la propria condizione, ma soprattutto i propri sentimenti: non dimentichiamo che, come dicevamo prima, il senso di colpa è comunque un sentimento e pertanto va ascoltato e tenuto in conto. 

Imparare come gestire e come superare il senso di colpa per un tradimento è un iter abbastanza complesso e lungo, da affrontare con il giusto impegno e con la determinazione di chi vuole davvero dare ascolto a se stesso a dare valore a ciò che sente. 

Naturalmente, non si tratta di un percorso solo personale, ma può coinvolgere il partner ed altri interlocutori che fungono da filtro e/o da sostegno al proprio processo di comprensione e superamento del senso di colpa. 

6 Consigli per gestire la situazione

Dopo aver affrontato tutto ciò che ruota attorno alla psicologia dei sensi di colpa e a come tradire senza sentirsi in colpa, è il momento di capire come gestire una situazione del genere, come affrontarla. Un ottimo modo è partire da questi 6 consigli, facendone tesoro e mettendoci il giusto impegno per concretizzarli. 

1# Capire i motivi che hanno spinto a tradire

Non sempre si è sinceri con se stessi circa le proprie azioni, soprattutto quando si parla di situazione così delicate. 

Come abbiamo visto, i motivi che spingono a tradire possono essere differenti, ma ciascuno è un mondo a sé, ciascuno deve comprendere il perché di tale comportamento, che può dipendere anche da più situazioni assieme. 

È doveroso fare luce sul caso, porsi in riflessione personale ed andare all’origine, a ciò che ha fatto scattare la molla del tradimento. Se non ci si riesce da soli, c’è sempre la possibilità di chiedere un consulto psicologico: è uno step decisivo, per tanti ed in tante situazioni.

Cerca di scavare a fondo in te e nella tua relazione, se la scappatella è stata solo la debolezza di un attimo, di un’occasione che non sei riuscito a dominare, oppure ha un più profondo significato. 

Compreso ciò, puoi lavorare su te stesso ed affrontare al meglio i successivi step. 

2# Imparare a chiedere aiuto

Chiedere aiuto, cercare un sostegno è necessario: la debolezza, l’insicurezza fanno parte dell’essere umano. Anche perché da soli il senso di colpa fa ancora più paura, diventa un muro che cresce e crea una barriera sempre più insormontabile.

Un amico può essere il “confessore” ideale, qualcuno che è disposto ad ascoltarti senza giudicarti, consigliandoti per il meglio. Attenzione, dunque, a scegliere la persona giusta per parlare di un argomento delicato come lo è un tradimento e i suoi sensi di colpa, perché se l’altro è amico anche del tuo partner, la cosa potrebbe non essere gestita al meglio. Cerca, invece, un amico fidato, magari qualcuno che si è trovato nella tua stessa situazione e che quindi sa come ti senti. 

Una valida alternativa sono i gruppi di sostegno, anche quelli online. Frequentare persone con lo stesso problema può aiutare a vedere tutto da un’altra prospettiva, magari a far emergere dei lati della questione ai quali non avevi neanche pensato. 

Se hai un riferimento spirituale, puoi chiedere un incontro con questi e parlare dei tuoi sentimenti. In genere, le guide spirituali sanno bene come affrontare situazioni del genere, perché sono in molti i traditori che cercano conforto nella fede e nei pastori d’anime. Il consiglio è quello di evitare ammissioni pubbliche e comunitarie, ma di parlarne solo in privato: nelle comunità religiose non c’è segretezza, tutti sanno tutto di tutti e in men che non si dica anche il tuo partner sarà a conoscenza dei fatti. 

Ultimo ma non ultimo, puoi fare sempre affidamento su di uno psicologico, che è la sola ed unica persona che ha gli strumenti professionali per aiutarti a capire certi argomenti e come superare il senso di colpa per un tradimento. Inoltre, per chi è un traditore seriale, può essere un ottimo modo per intraprendere una serie terapia e capire l’origine dei propri problemi relazionali. 

3# Imparare dai propri errori

Il percorso per superare il senso di colpa è lungo e tortuoso, ma sarà il tempo il tuo miglior alleato per imparare dagli errori commessi. 

Andare all’origine del tuo comportamento, scavare in te stesso ed analizzare la tua relazione sono tutti step necessari per farti andare avanti, per comprendere chi sei e cosa vuoi davvero. 

Magari quel senso di colpa è un campanello d’allarme che ti indica una nuova visione delle cose, magari ti serviva questa esperienza (e forse serviva alla coppia) per ritrovarti e ripartire con rinnovata energia o per lasciar andare l’altro. 

4# Perdonare se stessi

È sicuramente uno degli step più difficili da mettere in atto perché, spesso, siamo i più spietati giudici di noi stessi. 

Perdonarsi deve essere un obiettivo da raggiungere per poter affrontare l’altro e confessare, ma anche solo per capire quale direzione prendere. Occorre entrare nell’ottica che nessuno è un super uomo o una super donna, ma che tutti siamo umani, fallibili, che un piede in fallo può sempre capitare e che si può rimediare, se lo si vuole veramente. 

Acquisire una tale consapevolezza non è affatto semplice, ma soprattutto non è un processo rapido. 

Alcuni psicologi consigliano di avere un diario quotidiano per sfogare il dolore dei sensi di colpa dopo aver tradito, per auto analizzarsi ogni giorno con sincerità. Ma consigliano anche di scrivere una lettera a se stessi, per perdonarsi e dimenticare il passato, bruciando poi quella lettera stessa.

È un po’ a metà tra il rituale e la catarsi, ma sono dei modi molto validi per lavorare con impegno su se stessi, concentrandosi, in via definitiva, sulle prospettive che ti attendono in futuro e su come realizzarle.

5# Confessare

Non è sempre detto che questa sia la soluzione migliore, pertanto pensa bene a cosa vuoi e a come comportarti.

Se hai compreso che il tradimento è stato solo una svista ed ami il tuo partner, ma sai che non ti perdonerebbe mai una cosa del genere, forse una confessione non è la scelta giusta.

Considera che non dire niente non ti farà cominciare con il piede giusto questa nuova fase della tua vita: la sincerità è un valore importantissimo in una coppia. Ma la confessione è un passo decisivo,specie quando l’iter che ti ha portato fin qui ti fa comprendere che la tua relazione è giunta al capolinea: essere onesti è necessario, anche se ciò vuol dire chiudere una storia che è stata importante. 

Attenzione, però: la confessione non deve essere un modo per scaricare i propri sensi di colpa sull’altro. Se la intendi così, forse non sei ancora pronto per il passo successivo.

6# Rimediare a quanto commesso

Qualcuno dice che a tutto c’è rimedio, fuorché alla morte: tale motto ci trova in accordo in maniera particolare. 

A tutto si può rimediare, davvero: basta metterci l’impegno giusto. Ma rimediare può anche voler dire lasciare andare l’altro verso la sua felicità, comprendere se l’altro non può sopportare un tradimento o che il perdono non arriva in tempi brevi: sono cose che richiedono pazienza e tanto tempo. 

Impegnati ad essere onesto con te e con il partner, assumi un comportamento aperto e sii sempre propenso al dialogo, alla sincerità, anche se l’altro ti chiedesse di controllare il tuo cellulare o le tue mail: è un comportamento che devi aspettarti. Molte coppie scelgono di fare terapia di coppia, anzi l’ideale sarebbe che sia proprio tu a proporla al partner ferito. Da una parte, ti mostrerai attento e dinamico nel voler migliorare le cose, dall’altra sarà anche un modo per riflettere e controllare i sensi di colpa per aver tradito che ancora possono far capolino fra le tue emozioni.

Statistiche

In relazione al senso di colpa, le statistiche sono molto interessanti. Le donne, infatti, nel 35% dei casi si sentono in colpa per aver tradito, mentre negli uomini la percentuale sale al 65%. Interessante è anche il fatto che siano soprattutto le over 40 tormentarsi di meno sull’accaduto. 

Ciò va a ribaltare l’immaginario collettivo, che vede gli uomini come i maggiori traditori e anche i più menefreghisti. Secondo recenti statistiche, le donne italiane che hanno tradito almeno una volta nella vita il proprio partner sono il 47%, mentre per gli uomini la percentuale è di poco più alta: 52%. 

Alle pagine di Io Donna, la psicologa del sesso e analista Veronica D’Aloi chiarisce il fenomeno, parlando della forte emancipazione sessuale che ha avuto la donna negli ultimi decenni e di altre situazioni affini, che hanno modificato profondamente il senso e la percezione stessa del tradimento.  

2 commenti su “Tradire Senza Sensi di Colpa? 6 Consigli per Gestire la Situazione”

  1. la passione non ha limiti e io voivo un problema proprio come il signore che vi ha scritto, ho un amante da tempo ma mi sento sempre male quando torno a casa da mia moglie..un garnde senso di colpa in quanto lei non mi fa mancare nulla ma non riesco neanche a lasciare l’amante…

  2. Mi sembra interessante quanto dice quell’uomo nella su aemail sui rapporti extraconiugali.
    No ai sensi di colpa e tutto puo’ scorrere liscio; la durata della relazione extraconiugale non deve essere troppo lunga altrimenti si rischia sia di essere scoperti che di innamorarsi. Bravi!

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